Grazie Signore... per avermi onorato di essere un messaggero del più bel annuncio che l'uomo possa mai ricevere: «LA SALVEZZA DELLA PROPRIA ANIMA PER MEZZO DEL SACRIFICIO DI GESU'!»

           Caro diario,
sono le ore sette. Seppur da pochissimo sveglio, la mia mente è già lì pronta ad elaborare la giornata che m'attende. Prima di scendere dal letto, avverto la necessità di chiedere al Signore la guida in ogni mio passo e soprattutto in ogni parola che dirò in quel luogo. Dopo la solita colazione, eccomi già di corsa diretto alla «casa circondariale». Sono alle prese con la solita trafila tra cancelli, porte blindate e lascia-passare da ritirare... In tutto questo frangente il mio pensiero e sempre rivolto a coloro che vivono da anni qui rinchiusi...

           Finalmente, eccomi al reparto tre. Per lavori in corso non ho potuto avere a disposizione la mia solita aula dove incontro, in gruppo, tutti coloro che attendono con ansia e gioia il sabato per pregare, dialogare, sfogare, chiedere consigli. Così, in alternativa, mi è stata resa disponibile una stanzetta di piccolissime dimensioni. Proprio a causa delle sue ridotte dimensioni, non hanno permesso l'accesso di gruppo. Sono quindi stato informato che potevo vederli singolarmente. Ma, dopo una mia (seppur con toni gentili) breve insistenza, mi è stata concessa l'autorizzazione a creare due piccoli gruppetti: uno composto da sei ed uno da quattro persone.

           Nonostante queste difficoltà, anche oggi ho potuto vedere la mano di Dio all'opera; infatti mentre due detenuti, che abitualmente erano presenti, oggi non c'erano (in quanto trasferiti in un altro carcere e spero che incontrino altri assistenti volontari cristiani che possano proseguire il lavoro per Dio, da me iniziato), ho però incontrato due nuove persone, mai visti fin d'ora. Ecco di seguito alcuni nomi di persone incontrate: Angelo che mi ha raccontato il suo dolore per il fatto di non avere più notizie di sua madre che dalle ultime notizie si trovava in sala di rianimazione. Anzi mi ha chiesto il favore di telefonare per raccogliere qualche notizia in merito. Di certo lo farò! Poi ancora Ettore che è in dialisi ed ha la moglie che sta poco bene; Luca (che mi è stato segnalato da alcuni fratelli di Napoli) è la prima volta che lo vedevo. Ed infine Eduardo, quello della scorsa settimana.. Con loro ho condiviso alcuni versi letti dalla Parola di Dio ed ho raccontato la mia testimonianza oltre che quella di altre persone che hanno accettato Gesù come personale Salvatore. Presi dalla curiosità, mi hanno bombardato di domande. Mario alla fine ha voluto leggere qualche verso della Bibbia che in settimana aveva parlato al suo cuore. In particolare hanno toccato il suo cuore le parole di Gesù che INVITA A PERDONARE coloro che ci fanno delle offese. Di fronte a queste meravigliose parole di Gesù, Mario ha espresso il desiderio di voler fare un passo d'amore verso una persona (all'interno del carcere) con il quale aveva litigato.

           Ringrazio Dio, perché anche come orario ho avuto la possibilità di stare più a lungo insieme a questi cari. Alla fine ho notato che, rispetto alla stato d'animo in cui erano scesi, quando ci siamo salutati ognuno di loro aveva il viso più disteso, mi dicevano che ora si sentivano più tranquilli.

           Caro diario, la presenza di Dio produce proprio questi effetti. Salutandoci mi hanno voluto ricordare che loro aspettano con ansia il giorno del sabato per incontrarmi e parlare del Signore. Prima di lasciarli, ci siamo messi in cerchio e con mano nella mano abbiamo ringraziato Dio di questo tempo trascorso insieme. Abbiamo anche affidato a Dio ogni problema delle loro rispettive famiglie. All'uscita ho salutato, abbracciando, alcuni agenti che oramai sono diventati amici (visto che sono anni che mi vedono entrare ed uscire). Mentre ho salutato uno di essi quasi piangendo mi ha detto che il mese scorso ha perso la mamma. Ho incoraggiato e consolato il suo cuore con l'annuncio dell'amore di Dio.

           In conclusione, anche dopo questa giornata di volontariato posso solo dire: Grazie Signore, perché tu mi hai onorato di essere un messaggero del più bel annuncio che l'uomo possa mai ricevere: «LA SALVEZZA DELLA PROPRIA ANIMA PER MEZZO DEL SACRIFICIO DI GESU'!»
ALLELUIA!