« Ascoltare non è parlare! »

Tutte le più importanti relazioni sociali sono basate sulla comunicazione e quindi sull’ascolto. Ma in una società in continua evoluzione come la nostra, dove tutto va veloce, dove si è sempre presi da mille impegni, è sempre più difficile «ascoltare e saper ascoltare». Questa difficoltà la riscontriamo anche tra genitori e figli, infatti spesso gli uni non sanno ascoltare gli altri, così i muri delle differenze, delle divisioni e dell’incomunicabilità iniziano sempre di più ad alzarsi.

Ma che significa ASCOLTARE? L’ascolto è l’azione attraverso la quale diciamo al nostro interlocutore: «Ora sono qui proprio per te. Per nessun altro, solo per te. Voglio sentire e capire bene ciò che hai da dire». Ecco che l'ascolto permette alla persona che ci parla di stabilire una linea comunicativa con noi e di consigliarci. Anche nei confronti della Parola di Dio dobbiamo imparare ad ascoltare, ad affinare il nostro orecchio spirituale in modo da diventare sensibili alla voce dell’Eterno, alla Sua chiamata per noi e stabilire una relazione "personale" con Lui che non sia a senso unico cioè che noi parliamo, chiediamo, preghiamo e Lui ascolta. D'altronde la natura con la quale siamo stati creati è perfetta. Infatti non è un caso che il Signore ci abbia creati con delle orecchie che non possono chiudersi mentre la nostra bocca sì!

Perciò caro amico, oggi Gesù ti sta parlando sussurrando al tuo cuore ed alle tue orecchie queste parole: «In verità, in verità io vi dico: chi ascolta le mie parole e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio ma è passato dalla morte alla vita».

La ReDaZiOnE