«Il grande fardello...»
Più di
trecento anni fa, John Bunyan, un predicatore nonchè
riparatore di pentole, scrisse un libro: «Il
pellegrinaggio del cristiano». Si tratta della storia
di un uomo, il cui nome è Pellegrino, con un gran fardello
sulle spalle. Esso rappresentava
tutti i suoi peccati che lo tormentavano. Dapprima,
Cristiano, cercò di nascondere la sua tristezza alla moglie
ed ai figli, ma non ci riuscì, così rivelò loro il suo stato
d'animo. All'ascolto delle sue angoscianti parole, i suoi
familiari furono non poco sorpresi, non tanto perchè
credessero a quello che egli aveva detto, ma piuttosto
perchè pensavano fosse impazzito. Lo portarono a letto
per farlo riposare.
Ma per
tutta la notte quel povero uomo stette davvero male, e
non solo quella notte, pure i giorni e le notti successive.
Egli passava il tempo disperandosi, lamentandosi e
piangendo. Alla fine anche gli stessi familiari iniziarono
a perder la pazienza e a usare le maniere forti per calmarlo.
Così egli cominciò a starsene tutto solo a pregare ed a
leggere quel suo Libro: la Bibbia.
Un giorno
mentre leggeva (Rif. Atti degli Apostoli Cap.16 versi 30 e 31)
gridò ad alta voce: «Che debbo
fare per essere salvato?» Ed ecco venirgli
incontro un uomo, un certo Evangelista che gli chiese:
«Perchè piangi?» -
Cristiano rispose: «Signore ho
appreso da questo libro che sono condannato a morte
e che dopo la morte sarò giudicato». Al che
Evangelista rispose: «Ma perchè
non ti va di morire, dal momento che in questa vita si
passano tanti guai?» L'uomo replicò:
«Perchè temo che il fardello
che porto sulle spalle mi faccia sprofondare più giù
della tomba stessa, nell'inferno!»
«Ma se ti trovi in questo
stato, - disse allora Evangelista -
perchè te ne stai lì impalato?»
«Perchè non so dove andare
e che fare!» replicò l'uomo. A questo punto
Evangelista gli diede un rotolo di pergamena su cui
era scritto: «Sfuggite al castigo
di Dio che sta per giungere» (Rif. Evangelo
di Matteo Cap.3 verso 7). L'uomo lesse e fissando negli occhi
Evangelista, disse: «Da dove
devo fuggire?» Ed Evangelista, indicando
con la mano un campo molto vasto, affermò:
«Vedi quella porta piuttosto
stretta laggiù?» «No»
rispose l'altro. «Allora vedi
quella luce?» - replicò Evangelista.
«Sì, quella la vedo!»
- rispose l'uomo. «Bene, segui
quella luce e solo così troverai la porta per sfuggire al
castigo di Dio».
Caro amico,
tu la vedi quella porta laggiù? E quella luce? Vuoi tu esser
sgravato dal fardello opprimente del tuo peccato? Ma prima
ancor di dirti come sfuggire al castigo di Dio ed essere
sgravati dal peso del peccato devi sapere che
«Non c'è sulla terra alcun uomo giusto
che faccia il bene e non pecchi mai» (Rif. Libro
dell'Ecclesiaste Cap.7 verso 20). «Poichè
chiunque avrà osservato tutta la legge e avrà fallito in
un sol punto, si rende colpevole su tutti i punti»
(Rif. Epistola di Giacomo Cap.2 verso 10), infatti
«tutti hanno peccato e sono privi
della gloria di Dio» (Rif. Epistola ai Romani Cap.3 verso 23).
Ma «ringraziato sia Iddio per il
Suo dono ineffabile» (Rif. Seconda Epistola ai
Corinzi Cap.9 verso 15), infatti, «Colui
(Gesù) che non ha conosciuto peccato, Egli (Dio) l'ha fatto
esser peccato per tutti noi, affinchè noi diventassimo
giustizia di Dio in Lui» (Rif. Seconda Epistola
ai Corinti Cap.5 verso 21), «poichè
Iddio ha tanto amato il mondo che ha mandato il Suo
Unigenito Figliuolo, affinchè chiunque crede in Lui
non perisca ma abbia la vita eterna» (Rif.
Evangelo di Giovanni Cap.3 verso 16). Gesù disse:
«IO sono la via, la verità e la vita,
nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me»
(Rif. Evangelo di Giovanni Cap.3 verso 16). Ed ancora
lo stesso Gesù affermò: «IO
sono la Luce del mondo; chi mi seguita non camminerà
nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Rif.
Evangelo di Giovanni Cap.8 verso 12).
Ora che avete conosciuto la VIA, la VERITA' e la VITA,
ora che avete scoperto la LUCE,
«scegliete a chi volete servire»
(Rif. Libro di Giosuè Cap.24 verso 15), poichè
«ciascuno di noi renderà conto di
se stesso a Dio» (Rif. Epistola ai Romani Cap.14
verso 12). Infatti «...è stabilito che
gli uomini muoiano una volta sola, dopodichè viene il
giudizio» (Rif. Epistola agli Ebrei Cap.9 verso 27).
Ma Gesù nella Sua immensa misericordia disse:
«Chi crede a Colui che mi ha
mandato non viene in giudizio ma passa dalla morte
alla vita» (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.5 verso 24).
Perciò «eccolo, ora è il giorno
della salvezza.» (Rif. Seconda Epistola ai Corinti
Cap.6 verso 2).
Caro lettore,
Gesù ci ama a tal punto da aver sacrificato la Sua preziosa vita
per noi. Chi darebbe la propria vita per un'altra persona? Eppure
Gesù l'ha fatto. Ecco la prova del Suo amore per noi. Si prova
una sensazione molto forte quando si sa di essere amati da
qualcuno, soprattutto in un mondo dove è difficile trovare
qualcuno che ti ami sinceramente e senza secondi scopi. Siamo
stati delusi troppe volte dalle persone che consideravamo le più
care. Esiste, dunque, qualcuno che ami sinceramente e senza
interessi? Certo che esiste! E' Gesù! Egli era ricco nel cielo
ma, lasciando ogni ricchezza, venne sulla terra per liberarci dal
nostro "fardello". Egli da Dio si fece uomo per sgravarci dal
nostro peccato e dalle sue conseguenze. Vuoi essere alleggerito
del tuo fardello in quest'istante? Rivolgiti a Gesù in preghiera
e parlagli proprio come se parlassi ad un tuo amico fidato.
Non credo che se tu dovessi parlare con un tuo amico fidato,
ti rivolgeresti a lui con una filastrocca o una poesia imparata
e recitata a memoria. No! Allora parla anche a Gesù con
sincerità e spontaneità, confessandogli tutto. Sì, proprio
tutto. Egli in quest'istante è proprio lì, accanto a te
ed è pronto ad ascoltare per esaudire ogni tua richiesta di
aiuto e soprattutto di salvezza, ricordando sempre ciò che
Gesù disse e ti dice ancora oggi: «IO
sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non
per mezzo di Me» .
Dio ti Benedica!!!
La ReDaZiOnE
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