Evangelisti e la Bibbia

LE NOSTRE RADICI.....
      Perchè siete chiamati EVANGELISTI?

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Gli EVANGELISTI e la Bibbiaer quanto riguarda il termine «EVANGELISTI» è usato ancora oggi, per far riferimento agli evangelici, è esso un termine coniato agli inizi del 1900 durante il risveglio pentecostale in Italia. In realtà questo termine anche se accettato da tutta la comunità evangelica, non è del tutto corretto, perché «EVANGELISTI» sono in realtà coloro chi hanno scritto i VANGELI come Matteo, Marco Luca e Giovanni.

Gli Evangelisti e la Bibbial motivo di definire tutti i credenti di fede evangelica col termine «evangelista», era dovuto alla loro determinazione di predicare il genuino messaggio evangelico contenuto nella Parola di Dio, riguardo alla salvezza dell'anima per mezzo della sola fede nel sacrificio in croce di Gesù. «Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna» (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.3 verso 16). Ancora oggi il messaggio evangelico rimane alla base del nostro credo e del nostro messaggio predicato.

Gli Evangelisti e la Bibbial termine «EVANGELISTA» fa ricordare a ogni credente NATO DI NUOVO, il ministero cristiano affidatoci da Cristo: predicare e diffondere l'Evangelo, a ogni creatura. Infatti Gesù disse: «Andate per tutto il mondo e predicate l'Evangelo ad ogni creatura» (Rif. Evangelo di Marco Cap.16 verso 15). Coscienti che solo nell'Evangelo troviamo le risposte ai bisogni profondi dell'uomo «Poiché io non mi vergogno dell'Evangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza d'ogni credente» (Rif. Epistola ai Romani Cap.1 verso 16). Tu puoi conoscere Gesù personalmente nella tua vita e realizzare così personalmente il messaggio contenuto nel VANGELO. Non è perciò l'etichetta di una denominazione a donarci il favore di Dio ma la fede nella Sua opera di Grazia. «Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che Egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano» (Rif. Epistola agli Ebrei Cap.11 verso 6).

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