Carmine di Napoli ci racconta...

         Mi chiamo Carmine, ho 32 anni e sono di Napoli anche se da due anni circa vivo a Genova. Sono nato e cresciuto in una famiglia cristiana. I miei genitori accettarono il Signore nella loro vita poco dopo la mia nascita. Sono il terzo di quattro figli, ma circa tredici anni fa il primogenito (allora aveva ventiquattro anni) morì. Quest'avvenimento improvviso e doloroso, sconvolse la mia già grigia esistenza. Infatti, nonostante avessi frequentato la scuola domenicale ed i culti, nonostante ogni estate passavo i miei giorni in un campeggio evangelico, la mia vita era lontana dalla "Verità" e ricca d'insoddisfazioni. Sono cresciuto in uno dei quartieri più malfamati di Napoli, la famosa "167" di Secondigliano, chiamato pure Rione Scampia (noto per la cronaca nera).

         I miei genitori, di sani principi, mi hanno sempre invogliato nella ricerca del Signore e facevano di tutto per non farmi trovare nei guai. Ma la vita di quartiere iniziava ad entrare lentamente nelle mie giornate con le sue pessime abitudini, con i suoi molteplici vizi, con le tentazioni e poi la mia innata curiosità di scoprire, sapere, conoscere, sperimentare. Nel parco dove abitavo c'era un ragazzo di nome Davide, con le mie stesse origini, anch'egli figlio di credenti e per questo ci chiamavano "gli evangelisti". Ma naturalmente, non avendo accettato Cristo come Salvatore, non avevamo nulla a che fare con il Vangelo. Anzi insieme peggioravamo sempre di più a tal punto che iniziammo ad usare marujana. Come ho detto all'inizio di questa testimonianza, la morte di mio fratello sconvolse la mia vita, ma iniziai a vacillare quando Davide fu trovato morto nella sua auto, sotto casa, con una siringa di eroina infilata sotto la gola. Abbandonai l'uso della droga ma Davide non era riuscito ad uscirne e per questo avvisavo un forte senso di colpa ed una sconfitta nel mio cuore.

         A ventotto anni mi ritrovai laureato ma senza un lavoro certo. In quel periodo conobbi una ragazza (oggi mia moglie) che frequentava una comunità missionaria cattolica, dai modi genuini, dal carattere semplice e proprio con quella sua semplicità cercava il Signore con tutto il cuore. Oggi riconosco chiaramente che è stato il Signore a farmela incontrare e per questo Lo ringrazio. Anche i miei genitori sono stati per me una certezza, vedevo la loro fede in Cristo crescere sempre di più e nonostante la perdita improvvisa del loro primogenito (mio fratello) essi sono rimasti fedeli al Signore.

         Sia la testimonianza dei miei genitori, sia la fede semplice e sincera che vedevo in quella ragazza (oggi è mia moglie) fecero rifiorire in me tutti i versetti della Bibbia che avevo imparato da piccolo. Mi ritornarono alla mente anche tutte le predicazioni ascoltate da mio nonno (che era Pastore Evangelico), anzi esse entravano per la prima volta nel mio cuore. La mia già citata "innata curiosità" mi riportava a sfogliare le pagine della Bibbia, mi faceva ascoltare la Parola del Signore con le orecchie "del cuore" e a ritenerla dentro di me. Le sofferenze passate iniziavano ad essere alleviate, la paura nel domani scompariva e cresceva in me la gioia del vivere. Davo sempre di più spazio a Dio di parlare al mio cuore ed Egli si rivolse a me chiaramente tramite un verso della Bibbia dove mi invitava a non indugiare più. Ora non avevo più scuse, sapevo chiaramente che Dio mi amava e che aveva dato Gesù, il Suo Unigenito Figliuolo a morire per me e tramite di Lui avrei trovato e gustato la gioia della salvezza. Dal momento in cui ho accettato Gesù come Signore e Salvatore della mia vita, sono nato di nuovo. Ora non soltanto la mia nuova vita ha un senso, non soltanto Lui mi ha liberato da tutti i miei vizi, ma Egli è pronto a soccorrermi nei momenti di difficoltà. Io e mia moglie oggi serviamo insieme il Signore nella nostra comunità e, con l'aiuto di Dio, tra qualche mese avremo la nostra prima figlia. In conclusione, caro visitatore, prego Dio affinché anche tu possa accettare Cristo Gesù come proprio personale Salvatore. Egli è disposto a salvarti dalle sofferenze e dalle delusioni della vita ma lo può fare solo se tu lo accetti nel tuo cuore!

Carmine


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