Ecco cosa Dio ha fatto in me!

         Mi chiamo Davide e desidero in quest'oggi raccontarvi come il Signore è entrato nella mia vita. Qualche anno fa, un mio collega di lavoro (di nome Luigi) mi parlò del Signore. Avendo altri pensieri e progetti per la testa, diedi scarsa importanza a quelle sue parole. Ma, dopo alcuni mesi, mi accadde qualcosa che modificò radicalmente il mio modo di pensare. Ebbi un grave incidente sul lavoro e persi metà pollice della mano sinistra. Dopo un via vai tra un ospedale ed un altro, fui finalmente operato. L'intervento durò circa un'ora durante il quale il medico tentò di riattaccare la parte del dito tranciata. Ma l'operazione non riuscì. Fui così informato delle due opportunità rimanenti: l'amputazione oppure la ricostruzione per poter riacquistare buona parte della funzionalità della mano. Ero talmente stanco e stressato per la giornata trascorsa che decisi per la soluzione più veloce e drastica: l'amputazione. Ma, guidato dal Signore, il medico m'indusse, con rassicuranti parole, a rivedere la mia decisione e alla fine optai per la ricostruzione.

         Solamente nei giorni successivi realizzai appieno la gravità di quanto mi era accaduto e le tragiche conseguenze di quel brutto incidente. Non ero più autonomo, avevo bisogno di aiuto per mangiare, per lavarmi, per vestirmi. Di fronte a quella tragica realtà fu come se il mondo mi fosse crollato addosso. Per me la vita non aveva più senso! Sfogai questa mia rabbia contro i miei familiari, gli unici che mi erano stati vicini. Ma neppure questi sfoghi mi facevano stare meglio, anzi dentro di me stavo ancora più male.

         Intanto Luigi, quel mio collega di lavoro che mi aveva parlato di Gesù, avendo saputo del mio incidente, venne a farmi visita e mi parlò ancora di Gesù. Egli, vedendo il mio stato d'animo e il mio bisogno d'incoraggiamento, continuò a starmi vicino attraverso periodiche visite durante le quali continuava goccia dopo goccia a trasmettermi l'acqua della vita. Nel suo discorrere questo giovane insisteva sulla immensità dell'amore di Dio. Egli diceva: «Dio ci ha amati a tal punto che ha donato il Suo Unigenito Figliuolo (Cristo Gesù) a morire sulla croce per i nostri peccati, affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia VITA ETERNA». Ricordo che nel corso di una delle sue visite, m'invitò a partecipare ad un culto in una chiesa evangelica. Accettai l'invito un po' per curiosità e un po' per disperazione. Cercavo un rifugio, o come si usa dire, un'ultima spiaggia. Così, una domenica mattina, partecipai al mio primo culto evangelico. A parte quella sensazione di disagio iniziale (normale per chi é cresciuto in ambiente cattolico) fui invaso da una profonda tranquillità e pace a tal punto che, volontariamente, continuai a frequentare i culti. Più partecipavo e più l'angoscia dell'incidente s'allontanava. Dentro di me si faceva spazio una pace mai conosciuta prima d'allora. I primi a notare questo mio cambiamento furono proprio i miei parenti che con me avevano vissuto le ore di massima angoscia. Mia sorella fu la prima a mostrare curiosità verso l'Iddio di cui ora iniziavo a parlare, quindi cominciò pure lei a frequentare le riunioni di culto.

         Durante una delle successive visite di controllo, il medico riscontrò un'esposizione ossea inizialmente scambiata con la ricrescita dell'unghia. Ciò rendeva necessario un intervento chirurgico da eseguire in due tempi diversi. Iniziai a pregare chiedendo al Signore d'intervenire Lui per la mia guarigione ancor prima dei medici. Ma così non fu! Dio aveva preparato per me un programma diverso: la salvezza attraverso l'intervento. Il giorno precedente l'operazione lessi "casualmente" il verso 33 del capitolo 6 dell'Evangelo di Matteo. Questo testo s'impresse nel mio cuore e nella mia mente: «Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più». Presi quel messaggio per me, il Signore stesso mi stava indicando di pregare per la salvezza della mia anima e del mio corpo se ne sarebbe preso certamente cura Lui, personalmente. Ebbene, tre giorni dopo l'intervento, in una riunione evangelica, fui salvato. Gloria a Dio! Ricordo che il pastore durante la preghiera fece un semplice appello esortandoci a fare delle richieste a Colui che può tutto. Un fratello innalzò una preghiera e menzionò proprio me. Il mio cuore batteva forte e io ripetevo a voce alta: «Signore salvami, io credo in Te!» Mi sentii come da solo davanti alla presenza di Dio e, con un pianto di liberazione, aprii il mio cuore al Signore. Immediatamente fiumi di gioia, pace e amore invasero la mia vita. Sono esperienze davvero difficili da descrivere ma facilmente realizzabili ponendo fede nel sacrificio di Cristo Gesù!

         In seguito, il Signore mi donò la gioia di vedere mia madre venire in chiesa. Nello stesso periodo, regalai una copia della Bibbia a mio padre il quale subito si applicò a leggerla con continuità ed interesse. Questa sua reazione suscitò in me una grande gioia e la speranza che presto anche lui sarebbe venuto in chiesa. Infatti fu proprio così! Poco dopo anche lui cominciò a frequentare i culti! Confido giorno per giorno nella promessa che il Signore ci ha fatto tramite la Sua santa e benedetta Parola: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia» (Rif. Atti degli Apostoli Cap.16 verso 31).

         Tramite questa pubblicazione, ringrazio il Signore anche per la buona riuscita dei successivi interventi di ricostruzione che mi fatto riacquistare buona parte della funzionalità della mano potendo di nuovo tornare a lavoro. Al Signore solo sia la gloria nei secoli dei secoli!

         Leggendo la Bibbia, fui posto di fronte ad un'altra importante decisione: il battesimo in acqua. Gesù ci ha detto: «Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato». Sentivo forte il peso di questa responsabilità, ma desideravo l'approvazione di Dio attraverso l'esperienza del Battesimo dello Spirito Santo. Per servire il Signore necessitavo dell'unzione dall'Alto. La conferma non tardò e, mediante la Sua Parola, una domenica mattina, in chiesa, fu meditato intorno ad Ittai di Gath (Rif. Secondo Libro del profeta Samuele Cap.15 versi 13 a 22). I versetti 20 a 22 furono la mia risposta e mi fecero comprendere chiaramente che il Signore mi stava spingendo a fare il patto con Lui (cioè il battesimo in acqua per immersione). Così, in ubbidienza alla Parola di Dio, la stessa domenica espressi al pastore il desiderio di volermi battezzare. Il Signore nella Sua infinita bontà non tardò e dopo pochi giorni mi battezzò nello Spirito Santo.

         Anche l'esperienza del battesimo da parte dello Spirito Santo fu alquanto singolare. Mi trovavo in una riunione evangelica sotto una tenda e fu meditato il testo biblico che tratta della benevolenza di Davide verso Mefiboset (Rif. Seconda Epistola di Samuele capitolo 9 versi 1 a 13). Ci fu un espressione che Dio scrisse sulla tavola del mio cuore. Mefiboset disse Davide: «Ecco il tuo servo!» Nel corso della preghiera, successiva alla meditazione biblica, la espressi a Dio con tutto il mio cuore. Non feci neppure in tempo a concluderla quand'ecco che improvvisamente cominciai a lodare Dio con un linguaggio a me sconosciuto ma di grande e profonda benedizione per la mia anima. Questo fu solo l'inizio, infatti questa benedizione si rinnova di giorno in giorno nella mia vita.

         Ma le meraviglie di Dio per la mia vita non sono finite. In seguito il Signore mi ha donato la gioia di fidanzarmi con una sua figliuola, oggi mia moglie. Nella vita del cristiano nulla è dettato dal caso ed i buoni doni provengono dal nostro Padre Celeste che provvede sempre il meglio per coloro che confidano in Lui. «Casa e ricchezze sono un'eredità dei padri, ma una moglie giudiziosa è un dono del Signore» (Rif. Libro dei Proverbi Cap.19 verso 14). Ringrazio con tutto il cuore il Signore anche per mia moglie, Gabriella.

         Ed infine, ma non ultimo per importanza, ringrazio il Signore perché mi ha dato l'onore di essere un Suo araldo della buona notizia: Gesù Cristo è la via, la verità e la vita! (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.14 verso 6). Sono davvero felice di aver cominciato questo cammino che ha come meta la gloria del cielo e prego l'Eterno che mi dia sempre forza e coraggio per perseverare nella Sua volontà! A Dio la gloria!

Davide


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