Mi chiamo Giacomo ed ho 41 anni.
Desidero
ringraziare il Signore perchè si è rivelato nella mia vita. Prima
che mi parlassero dell'amore di Gesù, la mia esistenza era
completamente distrutta, spiritualmente, moralmente e fisicamente,
essa non aveva per me più alcun valore.
Fino all'età
di diciassette anni ero stato un ragazzo abbastanza tranquillo,
poi un giorno decisi di arruolarmi nell'arma dei carabinieri. Alcuni
mesi dopo, tuttavia, si verificarono degli eventi che determinarono
il mio congedo dal servizio militare, e da quel momento la mia
esistenza andò via via peggiorando. Ritornato a casa, cominciò a
farsi strada in me il più nero pessimismo e iniziai a frequentare
compagnie che non mi arrecavano alcun beneficio, finchè non
caddi nel baratro della depressione... LA MALATTIA DEL SECOLO.
Tramite il consiglio di mia sorella e di mia madre andai da un dottore
ed iniziai a fare uso di antidepressivi, ma quando l'effetto dei farmaci
finiva, la mia vita era più vuota di prima.
Iniziai
quindi a fare uso di stupefacenti e di alcool, così sempre più spesso mio
padre mi trovava ubriaco in qualche angolo di strada. In quel periodo conobbi una
ragazza, che oggi è mia moglie, con la quale dopo poco tempo iniziammo a convivere. Avere una ragazza al mio fianco non migliorò affatto la situazione, anzi, nella mia mente si facevano spazio tanti altri pensieri cattivi. Temevo di fare soltanto del male a chi mi stava accanto; e più amavo, più credevo di mettere in pericolo chi mi stava vicino. Nel tentativo di curarmi, presi la decisione di andare a Genova da alcuni
parenti, per consultare un altro dottore, uno specialista, ma anche lui non potè
fare nulla per me.
Una sera mentre stavo
davvero male decisi di andare a trovare un mio compagno di strada per cercare
un pò di droga, accadde però qualcosa che mai mi sarei aspettato: quel ragazzo
mi disse che non faceva più uso di stupefacenti e mi invitò a pregare il Signore,
dicendomi che solo Lui poteva cambiare la mia vita. In quel momento lo considerai
pazzo e tornai a casa. Tuttavia, la sera seguente non soddisfatto, andai di nuovo
da lui e mi sentii ripetere le stesse parole del giorno prima. Aggiunse, inoltre,
che stava frequentando una chiesa evangelica e colpito dal suo cambiamento,
gli chiesi se potevo andarci anch'io. Fu così che, insieme alla mia compagna,
iniziai a frequentare ma senza aprire veramente il cuore alla Parola di Dio.
Nel frattempo
ci nacque un bambino, un evento che accrebbe in me la paura; i "soliti"
cattivi pensieri mi assillavano ora anche per mio figlio. Una sera non
potendo più sopportare quest'angoscia, mi chiusi nella mia camera e,
per la prima volta, gridai a Dio con tutto il mio cuore e gli chiesi di
liberarmi e di salvarmi!!!
Fu in quel periodo
che io e mia moglie accettammo definitivamente Gesù come nostro personale
Salvatore e da quel momento il Signore ha preso la nostra vita nelle Sue
mani ed ha iniziato una meravigliosa opera in noi.
Oggi affermo con esultanza:
EGLI MI HA RIALZATO, MI HA RISTABILITO, E MI HA LIBERATO.
Sono passati oramai
tredici anni da quel meraviglioso giorno e nonostante le mie limitazioni, Dio si
è mostrato sempre fedele e giusto: «Egli è lo stesso, ieri, oggi ed in Eterno».
- M. Giacomo
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