Dalla criminalità a Cristo....

         Mi chiamo Valter, ho trentaquattro anni, sono cresciuto in una brava famiglia, gente semplice, ma con difficoltà economiche. Per aiutare casa smisi di frequentare le scuole ed iniziai a lavorare. Avevo in me il forte desiderio di diventare qualcuno, volevo essere notato e considerato.

         Abitavo in una zona centrale della città e proprio nelle vicinanze di casa mia c'erano dei giovani che vivevano nel lusso ed erano rispettati da tutti....tutto ciò in quanto essi svolgevano attività illecite. Questo loro modo di vivere mi attraeva, mi affascinava e mi piaceva, in fondo era quello che cercavo.

         Così iniziai a far parte di piccoli gruppi di strada. prima spacciando droga, poi compiendo qualche rapina ed altre azioni illecite. Iniziai a familiarizzare con la polizia che mi arrestò più volte. Cominciai a fare anche uso di droghe e sniffavo cocaina... insomma la mia vita stava andando in frantumi anche se questo era solo l'inizio del tunnel senza via d'uscita nel quale mi sarei ritrovato.

         Gli anni più belli della mia gioventù li stavo trascorrendo per lo più nelle carceri; avevo oramai l'impronta del criminale. Poi, ora circa otto anni fa, mi trasferii in una città del Nord con la mia fidanzata, stavamo pensando di sposarci, ma di notte fui svegliato dalla polizia, ammanettato e trasportato in carcere.

         Io desideravo cambiare... ma non ci riuscivo. Di notte iniziarono gli incubi e per dormire usavo tranquillanti. Mi sentivo esaurito, la mia mente era a pezzi, volevo sfuggire a quella brutta realtà ma ogni tentativo era vano. Dopo vari processi fui condannato a diversi anni di carcere che si sommarono ad altri che dovevo ancora scontare... Che brutta fine per uno che voleva essere notato e considerato.

         Due anni dopo, nel carcere mi fu consegnato un telegramma con la notizia che mio fratello di ventinove anni era deceduto per overdose. Sentii il mondo cadermi addosso. Partecipai al suo funerale accompagnato dalla scorta e, quando tornai in carcere, ad alcuni amici di cella che mi chiedevano come stavo, rispondevo: «Sto bene perchè Gesù è con me!" Quelle parole mi furono inculcate da un amico che mi aveva parlato di Gesù e mi aveva detto che questo Gesù mi amava ed era morto per i miei peccati e che se soltanto l'avessi invocato con fede e cuore sincero, mi avrebbe risposto. Desidero sottolineare che fino a qualche tempo prima ero uno dei tanti religiosi non praticante ma che non conosceva affatto Dio.

         Ritornando alla mia vita...
Una mattina mi svegliai piangendo e dissi tra me: «Ho fallito in ogni cosa, sono distrutto», poi mi alzai aggrappandomi alla sbarre della finestra, guardai il cielo e con gli occhi pieni di lacrime gridai a Dio: « Perdonami Signore, cambia la mia vita, sono stanco di vivere così!»

         In quell'istante avvertii una dolce presenza, era così piacevole che per la prima volta sentii scendere nel mio cuore un profondo senso di pace. In quel momento non capivo cosa stesse accadendo, ma ora so che Gesù stava iniziando la Sua "meravigliosa" opera nella mia vita. Il Signore aveva ascoltato la mia preghiera. Smisi di fumare e non sentii più il bisogno di prendere farmaci.

         Ogni giorno che passava il Suo amore e la Sua presenza intenerivano il mio duro cuore. Mi sentivo una persona nuova e lo notarono pure tutte le persone che erano nel carcere. Per qualcuno di loro ero strano, per altri ero diventato pazzo, ma non per me che avevo ricevuto la grazia di Dio. Intorno a me tutto era rimasto lo stesso, però nel mio cuore era cambiato qualcosa: c'era un forte desiderio di cercare Dio, adorarLo e ringraziarLo.

         Informai mia madre dell'accaduto e poco tempo dopo seppi che anche lei, mentre era in casa, piangendo e invocando lo stesso Signore aveva ricevuto la stessa pace interiore che già regnava in me. Oggi, a distanza di anni, continuo ad avere fede in Dio e a vivere nella Sua grazia.

         Sono una persona nuova, con la pace, la gioia e l'amore di Gesù nel cuore e qui nel carcere posso raccontare agli altri detenuti quel che Gesù ha fatto nella mia vita e posso condividere con loro il messaggio della Parola di Dio. In conclusione ora posso finalmente dire che la mia vita ha avuto una svolta positiva e questo grazie a Cristo Gesù che vive e regna nel mio cuore.

Valter D.


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