«Perchè l'uomo necessita di un Salvatore»
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Un nostro
visitatore scrive: «Sono entrato per caso sul vostro sito ed ho
notato che non v'è pagina che non parli del "bisogno di un
Salvatore". Ma perché ritenete che l'uomo abbia bisogno
di un Salvatore?»
Non v'è risposta
più bella di quella fornita dall'Apostolo Paolo che nella lettera ai cristiani di
Roma scrive: Giustificati
dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro
Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a
questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della
gloria di Dio; non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che
l'afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e l'esperienza speranza.
Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri
cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, mentre noi eravamo
ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi.
Difficilmente uno
morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe
il coraggio di morire; «Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per
noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il Suo sangue, saremo per
mezzo di Lui salvati dall'ira». Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati
riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio Suo, tanto più ora, che siamo
riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo anche
in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo
ora ottenuto la riconciliazione. Perciò, come per mezzo di un solo uomo (Adamo)
il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la
morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
Poiché, fino alla legge,
il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge.
Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano
peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di Colui
che doveva venire. Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la
trasgressione di uno solo (Adamo), molti sono morti, a maggior ragione la grazia
di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati
riversati abbondantemente su molti.
Riguardo al dono non
avviene quello che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; perché dopo
una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa
giustificazione dopo molte trasgressioni. Infatti, se per la trasgressione di uno
solo (Adamo) la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che
ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella
vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. Dunque, come con una sola
trasgressione (quella di Adamo) la condanna si è estesa a tutti gli uomini,
così pure, con un solo atto di giustizia (quello compiuto da Gesù), la giustificazione
che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. Infatti, come per la disubbidienza di un
solo uomo (Adamo) i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza
di uno solo (Gesu'), i molti saranno costituiti giusti.
La legge poi è
intervenuta a moltiplicare la trasgressione; ma dove il peccato è abbondato,
la grazia è sovrabbondata, affinché, come il peccato regnò mediante la morte,
così pure la grazia regni mediante la giustizia a vita eterna, per mezzo di
Gesù Cristo, nostro Signore (Rif. Epistola ai Romani Capitolo 5).
Ecco perché gli evangelici
come cristiani (cioè seguaci di CRISTO GESU') credono fermamente nella
necessità di un Salvatore e precisano sempre che al di fuori di Gesù non v'è
salvezza infatti sta scritto: «Non v'è sotto il cielo nessuno altro nome che sia
stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi possiamo essere salvati»
(Rif. Atti degli Apostoli Cap.4 verso12). Non c'è bisogno di alcun altro che
faccia da mediatore (Rif. Prima Epistola a Timoteo Cap.4 verso 5) o da avvocato
(Rif. Prima Epistola di Giovanni Cap.2 verso 1) tra Dio e gli uomini.
Per salvarsi dalla barriera del
peccato, diverse religioni propongono all'uomo varie soluzioni: digiuni, pellegrinaggi, sofferenze o altre opere meritorie. Ma questa è la nevrosi di una falsa salvezza che cresce sul terreno delle illusioni umane. Tutti i sistemi umani dicono: «Tu devi fare». Tutti impongono all'uomo obblighi e sforzi impossibili da realizzare. Abbiamo letto prima (dalla Parola di Dio) che Cristo è invece venuto ad annunciare qualcosa di assolutamente diverso, un'autentica buona notizia: «Tu non devi meritarti nulla, "IO" ho compiuto tutto. Tu non devi salvarti, "IO" ti ho salvato. Tu non devi giungere ad un certo livello di giustizia, "IO" sono la tua giustizia. Tu non devi espiare i tuoi peccati, "IO" li ho espiati sulla croce». Ecco la soluzione: Gesù! Egli quest'oggi desidera essere il tuo personale Salvatore.
La
Redazione
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