L'automobile corre veloce.
Le mani del guidatore stringono il volante svogliatamente. La fronte corrugata, egli
fissa concentrato il tratto di strada illuminato dai fari. Ogni volta che incrocia un'auto
che non ha abbassato i fari per tempo o che lo sorpassa abbagliandolo nel retrovisore
stringe i denti irritato. Dove lo conduce quella strada? Dove lo conducono le sue strade?
Dove va con tanta fretta il divoratore di chilometri? Dove siamo diretti tutti noi così in fretta?
La nostra corsa
principale è col tempo, ad un appuntamento d'affari, ad un congresso,
ad un incontro con amici... Tutti sediamo come in un'auto e corriamo.
I cartelli che ci lasciamo indietro indicano tutti una strada: il lavoro,
le ordinazioni, la congiuntura, gli aumenti di paga, la sicurezza sociale.
Sempre avanti ed... il più velocemente possibile! Anche per il weekend
e per la vita privata ci sono dei cartelli... ed anche in quelle occasioni
schiacciamo ancor più l'acceleratore. Ma sappiamo dove ci conducono
queste strade? Dove arriveremo dopo aver divorato tanti chilometri?
Dove andiamo noi tutti così in fretta?
Un giorno mentre
viaggiavo in un autobus notai che tra noi viaggiatori vi era un ubriaco che
diceva, osservando l'autista: "...corri, corri di più". Giunti alle fermate, egli
ripeteva del continuo: "Devo scendere qui". Ma poi gli sembrava non fosse
quella giusta e proseguiva. I passeggeri se la ridevano e fra essi qualcuno
affermò: "Non sa dove deve scendere, ma almeno è per strada".
In effetti
quell'uomo ubriaco è come migliaia di altri. Non sanno dove vanno,
non si sono mai domandati quale sarà la loro mèta finale ma intanto
sono sulla strada dell'eternità. E tu, caro visitatore, dove vai così
in fretta? Dove ti conducono le tue strade? Dove arriverai dopo
aver divorato i tanti o i pochi chilometri della vita che ti rimangono
da percorrere?
La
ReDaZiOnE
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