« Dov'è il tuo Dio? »

«Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero i loro figli, non "lO" dimenticherò te...»
(Rif. Libro del profeta Isaia Cap.49 verso15).


Dov'è il tuo Dio? Questa domanda a titolo della nostra breve riflessione è posta individualmente a tutti gli uomini. Se l'uomo cercasse Dio come cerca i soldi e il piacere, il mondo sarebbe tutto diverso. Dov'è il tuo Dio? Dio non si trova scavando fra le miniere dei diamanti del Sudafrica o in Piazza Affari. Tutti noi abbiamo un conoscente che per fare i soldi ci ha rimesso la salute, la famiglia o la vita stessa. Anche quelli che sono arrivati alla mèta poi restano amaramente delusi perchè morendo devono lasciare tutto ciò per cui si sono letteralmente affaticati tutta la vita.

Quanto tempo e quante energie hai dedicato o stai dedicando alla ricerca di Dio? E' facile ricercare Dio quando c'è bisogno di un miracolo, di una risposta immediata o di una grande liberazione. Ma spesso, soprattutto quando ci troviamo in mezzo alle tempeste della vita, avviene il contrario: non vediamo il Signore e, a volte, neppure lo cerchiamo. Eppure ricercare Dio è un investimento che non lascia affatto delusi.

Avete ben chiara la profondità del legame che unisce una mamma al suo bambino? Ebbene un lattante dipende dalla sua mamma per ogni necessità. Ella lo nutre con amore; quando è il momento della poppata lascia tutto il resto, interrompe ogni sua attività per dedicarsi completamente a lui (anche di notte...). Un lattante, inoltre, piange per comunicare le sue emozioni o le sue esigenze. Il bimbo non si chiede se il suo pianto può dare fastidio al vicino di casa o al fratellino che dorme; egli ha bisogno e chiama la persona che sa può aiutarlo e che accorrerà sicuramente... la sua mamma.

Tutti noi dovremmo assomigliare a un bimbo e trovare riposo e rifugio fra le braccia del nostro Padre celeste. Egli si prenderà cura di noi e ci nutrirà con un cibo speciale: la Sua Parola. C'è chi conosce a memoria la Divina Commedia e non ha mai letto la Bibbia; c'è chi sa tutto degli scudetti della Juventus e non sa nulla della vita eterna; c'è chi è esperto di bare e pompe funebri e non sa nulla della vita dopo la morte. Non pensi sia ora di destinare un po' del tuo tempo prezioso alla sana lettura della Bibbia?

Amici carissimi, come quel lattante, non soffermiamoci troppo a considerare quello che possono pensare gli altri; se abbiamo un bisogno chiamiamo il nostro "papà" celeste ed Egli ci risponderà! Le cronache di ogni giorno ci ricordano che una madre può anche dimenticare suo figlio, ma il nostro Dio non dimenticherà giammai coloro che confidano e sperano in Lui; Egli è sempre pronto a prendersene cura (Rif. Libro del profeta Isaia Cap. 49 verso 15).

La ReDaZiOnE