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Si racconta
che un fattore, che lavorava con molte difficoltà,
possedeva alcuni cavalli che l’aiutavano nei lavori
della sua fattoria. Un giorno, un servo portò al suo fattore
la notizia che uno dei suoi cavalli era caduto in un vecchio
pozzo abbandonato. Il buco era molto profondo e sarebbe
stato difficile togliere l'animale da là. Il fattore ascoltò
attentamente la situazione e si assicurò che il cavallo fosse vivo.
Ma poi vista la difficoltà e l’alto costo per tirarlo
fuori dal fondo del pozzo, decise che non valeva la pena investire
in quel recupero. Chiamò il servo e diede ordine che venisse
sacrificato l’animale sotterrandolo proprio lì.
Il servo chiamò
altri suoi collaboratori della fattoria e ordinò di buttare terra sopra
il cavallo finché lo coprissero completamente e che il pozzo
non causasse più pericolo agli altri animali. Ma nel frattempo,
mentre la terra cadeva sopra il dorso del cavallo, questo si scuoteva
e la buttava sotto in modo da rimanere sopra di essa. tutti si accorsero
che l’animale non si faceva sotterrare, ma al contrario, stava
salendo mentre buttavano la terra, finché finalmente riuscì
ad uscire.
Anche noi molte volte
ci sentiamo come se stessimo nel fondo del pozzo e in più abbiamo
anche l'impressione che altri cerchino di sotterrarci per sempre. È
come se il mondo gettasse su di noi la terra dell’incomprensione,
del disprezzo e dell’indifferenza. Ma proprio in quei momenti
difficili, ricordiamoci della lezione impartitaci da questo cavallo... scuotiamo
quindi la terra e usiamola per risalire. O faremo così e risaliremo la cima
o resteremo lì finché ci venga incontro la morte.
Ma la cosa ancora più
importante è che in tutte le situazioni difficili che affrontiamo nella vita
abbiamo l’appoggio incondizionato di Dio, al quale possiamo
rivolgerci in piena fiducia, certi di avere da Lui risposta ad ogni nostra
difficoltà. Come farlo? Semplicemente col mezzo della preghiera:
«Invocami nel giorno della distretta; IO ti salverò e tu mi glorificherai!»
(Rif. Salmo 50 verso 15)
La ReDaZiOnE
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