Il tocco della Parola di Dio.

         Mi chiamo Eduardo, abito a Napoli, ho quarantotto anni e conosco il Signore da quattordici anni. Vi racconto in breve come l'ho conosciuto. Un giorno alcuni credenti mi parlarono di Gesù e del suo amore, ma io ero molto duro, resistevo alle loro parole, perchè essendo un bravo ragazzo, credevo automaticamente di esser un cristiano esemplare. Ma leggendo la Bibbia mi accorsi di essere un peccatore e di aver bisogno di essere salvato. Questi credenti che mi parlavano di Dio, mi dissero pure che Gesù era morto sulla croce per salvare tutti e che chiunque si affidava a Lui non solo veniva salvato, ma diventava una nuova creatura. La notte feci un sogno e vidi che mentre quei fratelli mi parlavano di Gesù, dentro di me qualcosa di meraviglioso stava accadendo. Ma svegliandomi subito pensai che era stata tutta elaborazione della mia mente... ma ricordai pure che una voce mi aveva detto di leggere nel libro del profeta Isaia al capitolo 45 verso 20 che dice: «Adunatevi, venite, accostatevi tutti insieme, voi che siete scampati dalle nazioni! Non hanno intelletto quelli che portano il loro idolo di legno, e pregano un dio che non può salvare». Capii che per avere comunione con Dio dovevo accostarmi a Lui in SPIRITO E VERITA', nella preghiera, e non attraverso rituali e oggetti di culto.

         Quella parola toccò il mio cuore ed in quel giorno stesso accettai di servire Dio. Dal quel momento ed ogni giorno seguente sono sempre stato più meravigliato della fedeltà di Gesù e di come Lui mi è stato del continuo vicino, donandomi sempre di più di quel che gli ho chiesto. Premetto che non sapevo nulla della Bibbia, nè tanto meno dei sessantasei Libri che la compongono e neppure dei capitoli e dei versi in cui essa è suddivisa. Eppure quel verso di Isaia mi colpì profondamente.

         Per grazia di Dio, oggi svolgo volontariato in un noto carcere di Napoli ed anche questo lavoro è stata una risposta da parte di Dio ad una mia precisa richiesta di volerLo servire. Sono onorato di poter annunciare l'Evangelo ai detenuti nel carcere, a coloro che sono agli arresti domiciliari ed alle loro rispettive famiglie. Tutto quanto sopra esposto, è stato scritto al fine di dare LODE E GLORIA ALL'IDDIO ONNIPOTENTE E VERO!

Eduardo T.


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