Pace
a voi, il mio nome è Rosangela. Ho conosciuto il Signore a 25 anni; ero già
sposata e il Signore mi aveva benedetta con due magnifiche figlie. Pensavo
di avere avuto tutto dalla vita, un marito onesto e lavoratore, due figlie
stupende, una bella casa e tutto ciò che poteva desiderare una ragazza
semplice. Ma un giorno improvvisamente mi sentii triste, il mio cuore era
turbato, non riuscivo a comprendere cosa stesse accadendo. Parlai anche
con mio marito di questo mio stato d'animo interiore che non riuscivo a
spiegare. Finchè alcuni giorni dopo capii.....
Avvenne
infatti che mia figlia Ilenia, la più piccola, che allora aveva due anni, si ammalò
gravemente. Mi accorsi che la bimba dimagriva sempre di più e non mangiava,
o meglio, tutto quello che ingeriva veniva vomitato. Fu proprio a motivo di questo
problema che spesso la bimba veniva ricoverata all'ospedale dei bambini, ma i
medici non riuscivano a diagnosticare quale fosse la malattia.
Dopo
un calvario fra visite specialistiche, ricoveri, esami, etc., mi son ritrovata
per l'ennesima volta con la bambina all'ospedale. Il medico di turno diede dei
farmaci, ma questi, anziché curarla, le provocarono una micro-emorragia
cutanea. Così, chiesi ai medici di poter curare mia figlia a casa e non all'ospedale.
Essi assecondarono la mia richiesta con l'impegno che la bambina sarebbe stata
riportata immediatamente in ospedale nel caso in cui avesse continuato a non
alimentarsi. Feci proprio così, dopo poco ritornai all'ospedale per un altro ricovero.
Ma quando misi piede dentro la stanza assegnatami per il ricovero, vidi quel luogo
come un luogo di tenebre, un luogo di morte; immediatamente chiesi di firmare
per andare via dall'ospedale contro il parere dei medici e di mio marito. Il medico
mi diceva che la bimba da un momento all'altro poteva entrare in coma e morire;
a quel punto gli dissi: «Non m'importa... so solo che se rimango qui, mia figlia muore,
devo andare via». In macchina mio marito mi accusava dicendomi che se la bambina
fosse morta, sarebbe stata colpa mia. Così andammo via e mi recai a casa di mia
madre, dove trovai mio fratello, che ascoltava dei canti cristiani.
Quando
mi vide piangere e disperarmi, mi chiese cosa fosse successo. Gli raccontai
tutto e lui mi chiese: «Credi tu che Dio può salvare tua figlia?» Io gli risposi:
«Sì». Allora lui prese la Bibbia e lesse questo verso: «Lasciate che i piccoli
fanciulli vengano a me perché di loro è il regno dei cieli». Quando finì di leggere,
mi guardò negli occhi e mi disse: «Ora prendi Ilenia nelle braccia e preghiamo
Dio affinchè la guarisca».
Pregammo
con tutto il nostro cuore e con lacrime supplicammo Dio che compisse quella
guarigione che solo Lui poteva adempiere. Quando terminammo di pregare, la
bimba mi disse che aveva fame e mio fratello confermò: «Adesso dai da mangiare
alla bambina che come vedi ha fame, ora finalmente può mangiare in quanto il
Signore l'ha guarita».
Mi
recai subito in cucina e preparai qualcosa, le diedi da mangiare e quella
volta non vomitò. Dio nella Sua immensa misericordia aveva operato
guarendo mia figlia... Alleluia!!! Oggi racconto questa testimonianza
perché tutti devono sapere che il Signore Gesù Cristo è pronto a
GUARIRE e a SANARE, ma soprattutto Egli è pronto
a SALVARE la tua anima dall'inferno. Solo Lui può riempire
il vuoto che c'è nel tuo cuore: invocaLo e certamente Lui ti risponderà
proprio come ha fatto con me!
LodaLo
ed Egli si farà trovare! Innalza il Suo Nome ed Egli opererà anche in TE! Dio
benedica colui che legge e crede che il Signore è potente.
Rosangela
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