Nell'Antica Roma, i magistrati affidavano la sorte di una persona « accusata di un crimine » ad un urna all'interno della quale mettevano due gettoni di legno sui quali v'erano inpresse due lettere dell'alfabeta:
A di ABSOLVO (che vuol dire IO ASSOLVO) e la C di CONDAMNO (che significa IO CONDANNO). Ogni essere umano, (e non solo chi ha commesso un grave crimine) che nè abbia o no coscienza, è un colpevole nei confronti della santità e della giustizia di Dio. La sua condanna, da parte di Dio, è senza appello: «Non c'è nessun giusto, neppure uno... infatti tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio» (Rif. Epistola ai Romani cap. 3 versi 10, 20 e 30). Neppure mediante i nostri sforzi e le nostre buone opere possiamo esser giustificati; infatti, ogni nostra buona opera è come un panno sporco davanti alla presenza dell'Iddio santissimo.

Ma Dio ci ha amati tantissimo, a tal punto da mandare il Suo Unigenito Figlio, Gesù Cristo, con una missione precisa: PAGARE IL DEBITO (qualunque esso sia) di tutti quelli che credono in Lui. Ecco perchè Gesù è venuto, per portare sulla terra il più grande messaggio d'amore e di perdono in favore dell'intera umanità. Lo ha scritto, lo ha inciso non su un gettone (come avveniva nell'antica Roma) ma sul legno della croce, dove ha dato la Sua vita per salvarci. Questa croce assegna la sorte eterna: a tutti coloro che credono in Gesù, il Salvatore attribuisce la lettera «A di Gesù ASSOLVE», ma sarà assegnata la «C di CONDANNA eterna» a chi rifiuterà il Salvatore. Vuoi tu esser assolto da Dio o rimanere condannato? Respingendo questa lettera di «GRAZIA» offerta da Dio sarai condannato per l'eternita!