LA TERMINOLOGIA "EVANGELICO" E UN PO' DI STORIA DEI CRISTIANI EVANGELICI
Il termine "evangelico" sta diventando sempre più un termine generale per i cristiani, nonostante le opinioni diverse su ciò che significa. Molti esperti rapportato il termine su ciò che l'evangelizzazione è e non è. Oggi la parola viene usata anche in termini politici e sociologici. Ora, nonostante la complessità del termine, è chiaro che la parola può significare cose diverse per persone diverse. In riferimento agli evangelici "in senso originale del termine", è in corso un certo dibattito su quando è iniziato l'evangelismo, ma la maggior parte concorda sul fatto che le sue radici sono nel XVIII secolo. Secondo l'autrice Catherine Brekus, i protestanti del XVIII secolo crearono gradualmente "un nuovo tipo di fede" che oggi conosciamo come evangelicalismo. Ma prima ancora del XVIII secolo, i riformatori protestanti usarono la parola per descrivere la loro fede. Nel XVIII secolo, «l'evangelicalismo» includeva in gran parte tutti quei cristiani che enfatizzavano un rapporto personale con Dio, la pratica di rinascere e la chiamata a diffondere il messaggio di Dio in tutto il mondo. Durante questo periodo, i cristiani videro l'emergere di studiosi e predicatori che sarebbero poi diventati colonne del movimento evangelico, alcuni dei quali sono predicatori ancora oggi. Questi leader includevano Jonathan Edwards, John Wesley e più tardi, Charles Spurgeon e Dwight L. Moody.
Il termine "evangelico" deriva dalla parola greca "Vangelo", che significa buona notizia. Gli storici ritengono che William Tyndale, un leader nella Riforma protestante, fu il primo a registrare la parola inglese "evangelica". Nel 1531, Tyndale scrisse in un commento sul libro di Giovanni: "Vi esorto a procedere costantemente nella verità evangelica". Più tardi, il termine "evangelico" fu usata dal cattolico Sir Thomas More per descrivere Tyndale e il suo "fratello evangelico (Robert) Barnes." Barnes era un riformatore inglese. Secondo l'Istituto "Study of American Evangelicals al Wheaton College", Martin Lutero utilizzò per la prima volta la forma latina della parola evangelium per descrivere le chiese non cattoliche che si formarono con la Riforma protestante.
"evangelico" è talvolta usato come termine onnicomprensivo per tutti i cristiani. L'evangelico Billy Graham affermò una volta che non era sicuro di come definire un cristiano evangelico d'oggi. Egli disse: "Ecco una domanda che vorrei fare ad alcuni dei cristiani evangelici d'oggi". Questo per redarguirli circa il loro allontanamento dalla dottrina delle origini. La parola evangelici racchiude diverse fra "denominazioni, chiese e organizzazioni". Anche nella sua storia complessa, evangelico è stato usato come termine generale. Durante il Grande Risveglio, l'evangelico era sinonimo di revivalismo, un movimento di cristianesimo guidato da pastori come Jonathan Edwards. Oggi, anche questa parola è stata globalizzata ed è usata per descrivere il diritto religioso, in alcuni casi, tutti i cristiani, o quelle masse religiose conservatrici. Ma, per la maggior parte degli evangelici, i cattolici non possono essere descritti come evangelici, prima perchè il termine è una parola protestante e il movimento è nato dal disaccordo con la chiesa cattolica. Poi perchè, pur accettando l'autorità della Bibbia, danno anche autorità spirituale alla chiesa e al papa. Alcuni, però, continuamo ad asserire che un cattolico può, tuttavia, essere evangelici. Questo pensiero si è rafforzato sempre di più - a partire dagli anni '90 e nei primi anni 2000 - quando alcuni cattolici bianchi conservatori (in particolare) ed alcuni "fra gli evangelici" hanno iniziato a fare condivisioni su alcuni punti biblici, in primo luogo il matrimonio tradizionale, l'aborto e protezioni religiose legali. Le condivisioni a oggi si sono ancor più allargate, ma non per tutti gli "evangelici".
Il pilastro scritturale degli "evangelici" è la convinzione (interiore) di essere "nati di nuovi", processo spirituale detto anche conversione. Fin dall'inizio del movimento, pastori e insegnanti - attingendo dalle parole del Cristo - hanno insegnato che i cristiani devono pentirsi e convertirsi. Ma il modo in cui questa conversione avviene differisce tra le denominazioni cosidette protestanti, anche se la maggior parte di esse è ferma nel principio della "nuova nascita". Un'altro basilare principio dottrinale per gli "evangelici" è l'importanza della diffusione del messaggio evangelico. La storia ha visto più recentemente che nel movimento di Billy Graham, i cui grandi raduni hanno ispirato milioni di persone a cercare Dio. Nelle chiese evangeliche di oggi, c'è spesso una significativa enfasi sulla diffusione del Vangelo attraverso il lavoro missionario a livello globale e nazionale, ed oggi anche attraverso il web.
Gli evangelici credono in un rapimento e in un tempo finale, ossia credono nel ritorno di Cristo attraverso il rapimento. Ma anche sul come quel ritorno sarà e cosa significherà per il mondo differisce tra gli evangelici. La maggioranza del mondo evangelico crede nella seconda venuta di Cristo per "rapire" i credenti al cielo. Dopo questo rapimento, i non credenti passeranno sette anni di tribolazione sulla terra prima che Cristo ritorni e sconfiggerà i suoi nemici e regnerà sulla terra. Proprio su questo disaccordo, la "Billy Graham Evangelistic Association" disse: "Ciò che è importante è che tutti i cristiani abbiano in comune che Cristo alla fine tornerà con il corpo, visibilmente e gloriosamente per regnare e governare con i Suoi santi risorti e trasformati per sempre. I dettagli di questo grande avvenimento lasciamoli nelle mani della fede e saranno resi noti ai tempi di Dio".
Ecco un'altra credenza fondamentale per il mondo cristiano evangelico: "Crediamo nella Bibbia come Parola di Dio, essa è l'autorità finale per i cristiani". L'Associazione Nazionale degli Evangelici, un'organizzazione di circa 45.000 chiese, dice nella sua dichiarazione di fede: "Crediamo che la Bibbia sia la Parola di Dio ispirata, l'unica infallibile e autorevole". Anche noi, cristiani evangelici dello staff di "Fonte di Vita Group" siamo ispirati a tale principio. In risposta, i critici hanno messo in dubbio l'inerzia della Bibbia, ma gli evangelici hanno sottolineato, tra le altre argomentazioni, che, poiché Dio non può sbagliare, la Bibbia non può sbagliare.
Molte persone, fra gli evangelici, sono state lodate come significativamente influenti per la fede e una di queste persone è il compianto Billy Graham, diventato uno degli evangelici più importanti di tutti i tempi. Ricordiamo anche che molti cristiani evangelici hanno affrontato critiche per il loro successo, ricchezza o credenze, ma essi hanno comunque lasciato un'autorevole voce nella storia del cristianesimo.
Fr. Nino R. - Resp. Staff Fonte di Vita Group