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«Perchè Gesù doveva morire in crocecristiani Evangelici»

Nel mondo quasi tutti conoscono il fatto storico che Gesù Cristo è morto in croce duemila anni fa. Eppure, parlandone oggi, si scopre che pochi ne conoscono il perché. La Bibbia colma questa lacuna e ci dà ogni necessaria spiegazione. Infatti già nei versi 4 e 5 del capitolo 53 del libro del profeta Isaia (fra l'altro scritto settecento anni prima della nascita di Cristo) leggiamo: «Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di Lui e mediante le Sue lividure noi siamo stati guariti». Questa profezia illustra chiaramente il perché Gesù doveva morire e ci presenta i due benefici meravigliosi ottenuti dal Suo sacrificio espiatorio: il perdono dei peccati e la guarigione.

Ma anche lo stesso Gesù predisse l'evento della Sua morte spiegandocene pure la ragione. Infatti accadde che una sera, un uomo religioso di nome Nicodemo venne a Gesù e gli disse: «Rabbi, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui». Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». Nicodemo chiese «Cosa vuol dire nascere di nuovo?» Gesù spiegò a Nicodemo che la salvezza di un'anima dipende dall'opera dello Spirito di Dio: noi non possiamo «rinascere» con le nostre forze. Solo Dio può farci rinascere. Poi Gesù propose questa similitudine: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinchè chiunque crede in Lui abbia vita eterna» (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.3 verso 14). Qualcuno doveva pagare con il proprio sangue il nostro riscatto dal potere del peccato. Noi dobbiamo solo umiliarci e chiedere a Colui che è stato innalzato sulla croce, di cambiarci e farci rinascere.

Anche in altre occasioni Gesù parlò ai discepoli della sua morte a Gerusalemme: «Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno» (Rif. Evangelo di Matteo Cap.16 verso 21). La Parola di Dio spiega che il vero credente non vive più per sé stesso ma per Colui che è morto e risuscitato per Lui cioè Cristo Gesù. Illustrando questo stesso principio ai Suoi discepoli, Gesù accennò al modo della Sua morte: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua». Chi desidera ottenere la vita eterna ed entrare in cielo, deve sottomettersi a Cristo e seguirlo giorno dopo giorno per la strada stretta.

In conclusione, caro lettore e lettrice, ecco perché Gesù doveva morire. Egli ti ha amato e ti ama di un amore immenso. Ora sta a te riconoscere ed accettare questo Suo infinito amore, talmente smisurato da indurlo a morire sulla croce proprio per TE!

           La Redazione

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