Mi chiamo Maria Grazia
ed ho 43 anni. Ho avuto il piacere di nascere in una famiglia molto amorevole
ed ho ricevuto pertanto tutte le attenzioni che una figlia può avere. Quindi
sotto questo punto di vista ho trascorso una fanciullezza molto serena. Ma
durante l'adolescenza, cominciarono ad affollare la mia mente molte domande,
alle quali niente e nessuno sapeva dare delle appropriate risposte: «Perchè
vivo?» «Che scopo ha la vita?» «Che cosa c'è dopo la morte?» «Dio esiste
veramente?» etc, etc.... Non ricevendo alcuna risposta, mi ero creata la
teoria del «Dio esistente ma impegnato altrove, magari in qualche altro
angolo dell'universo, e che quindi Egli non avesse alcun interesse nell'uomo,
nè interferenza nella sua vita». Eppure frequentavo molti ambienti religiosi
che imbottivano di chiacchiere teoriche la mia mente ma che lasciavano
la mia anima vuota e senza alcuna risposta. Per me, Dio era e
rimaneva lontano e disinteressato all'uomo.
All'età di diciassette
anni, una zia mi parlò di Dio in un modo tutto nuovo: la cosa che maggiormente
mi colpì, fu il fatto che nel suo conversare lei non mi presentava affatto una
religione, ma mi parlava semplicemente di un Dio vivo, presente, molto più
vicino di quanto io pensassi. Questo Dio non solo era vicino a me, ma mi amava
e, se avessi voluto, avrei potuto addirittura conoscerLo personalmente. Mentre
mi parlava notavo, dai suoi occhi, che il suo racconto non era teorico (o perchè
lo aveva letto da qualche parte o perchè lo aveva sentito dire da altri), lei mi
parlava di cose vissute, cose che erano il frutto di un'esperienza personale
avvenuta nella sua vita. Ad un tratto, ella tirò fuori dalla sua borsa un libro
("LA BIBBIA") e lesse: «Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo
Unigenito Figlio affinchè chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita
eterna» (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.3 verso 16).
Le parole di mia zia
continuarono anche nei giorni successivi a balenarmi nella mente, finchè
un giorno decisi di mettere alla prova l'esistenza di questo Dio d'amore
e feci questa piccola preghiera: «SIGNORE SE DAVVERO ESISTI, FATTI
CONOSCERE!» Subito dopo questa semplice ma "davvero" sincera preghiera,
scese nel mio cuore una immensa pace che non sapevo spiegare; non era una
illusione psicologica ma una profonda realtà. Iniziai a leggere la Bibbia, la
Parola di Dio, così com'è scritta e non attraverso un manuale di regole o di
commenti umani. E proprio nella Bibbia trovai finalmente le risposte alle mie
molteplici domande: «lo scopo dell'uomo... è quello di conoscere il Signore
ed in quanto al mio futuro... ora so che dopo la morte non finisce tutto ma
c'è una vita eterna».
La mia vita da quel momento
iniziò a cambiare; nel mio cuore, dove c'era paura, Dio mise certezza, dove c'era
confusione, mise chiarezza, dove c'era insoddisfazione mise appagamento e gioia
verso le cose della vita. E' stato davvero bello scoprire che Dio risponde alle
preghiere, a conferma che Egli è una realtà e non illusione umana.
Sono passati ventisette
anni da quel giorno e ciò che posso dirvi, cari visitatori: «PROVATE E
VEDRETE QUANTO E' BUONO IL SIGNORE!» (Rif. Salmo 34 verso 8)
Dio vi Benedica.
Maria Grazia
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