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NON MORTE... MA VITA ETERNA IN CRISTO

«Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che Egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla Parola che Gesù aveva detto» (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.2 verso 22)

Gesù dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro. Or Betania distava da Gerusalemme circa quindici stadi, e molti Giudei erano andati da Marta e Maria per consolarle del loro fratello. Come Marta ebbe udito che Gesù veniva, gli andò incontro; ma Maria stava seduta in casa. Marta dunque disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto; e anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà». Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». Marta gli disse: «Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo» (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.11 versi 17 a 27).

In questo brano biblico abbiamo letto che Marta credeva nella resurrezione dell'ultimo giorno, ma questa appariva una realtà lontana, mentre il suo cuore desiderava una consolazione in quel momento. Proprio riguardo al sentimento della morte, sperimentato da tante altre persone addolorate, il Signore Gesù pronuncia queste meravigliose parole: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in Me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in Me, non morirà mai» Con queste parole, Gesù si presenta come il ponte che unisce le sponde dell'eternità e del tempo riempiendo l'abisso e portando la resurrezione e la vita eterna alle soglie della morte eterna.

Quando un "cristiano" (cioè chi ha veramente ricevuto Cristo Gesù nel cuore come personale Salvatore e Lo ha fatto diventare il Signore della propria vita) muore, lascia alle spalle le sue spoglie mortali, ma sarà presente con un corpo nuovo al cospetto di Cristo. Infatti, abbiamo letto: "CHI CREDE IN GESU', ANCHE SE MUORE, VIVRA'!!!" Ciò che in gergo comune si chiama morte, per i veri cristiani, non è che l'attraversamento della porta che conduce alla presenza di Cristo. Solo per Gesù la morte è stata qualcosa di terribilmente reale, ma, con la Sua resurrezione, Egli l'ha abolita per i suoi ed è diventata l'ingresso nella gloria. Nel momento in cui Gesù attraversò la valle dell'ombra della morte, Egli assorbì l'oscurità e le tenebre nella Sua stessa anima, facendo di quel posto un luogo di splendore per chi Lo avrebbe seguito. Quando comprenderai questa grande verità concernente la vita eterna e per fede, NELLA GRAZIA DI DIO MANIFESTATA IN CRISTO GESU', la riceverai nel tuo cuore... allora gusterai ANCHE TU una meravigliosa consolazione.

L'apostolo Paolo, guidato dallo Spirito Santo, scrive per noi: "Il Signore è vicino. Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti" (Rif. Epistola ai Filippesi Cap.4 verso 6). Nessuna ansietà, ma soltanto preghiera. Nessuna preoccupazione, ma gioiosa comunione con Dio. Non nascondere nulla, non permettere ad alcuna angoscia di scavare profondità dentro la tua mente e nel tuo cuore, rivolgiti in preghiera a Dio, nel nome di Gesù Cristo. Egli ti avvolgerà nelle Sue ali infinite, il tuo cuore e la tua mente troveranno un mare di tranquillità nell'oceano dell'amore di Dio. Persino di fronte alla morte, alla povertà, alla sofferenza o alla calunnia Dio ti eleverà al di sopra dei venti furiosi e delle burrasche tenebrose. Chi scrive ha realizzato l'espressione della massima potenza sprigionata dalla preghiera, l'autorità divina a coronamento di una fede sincera: «GRAZIE, DIO MIO!!!»

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Una seria ed approfondita conoscenza della Bibbia è "essenziale" prima di accingersi a trarre dalla Sacra Scrittura la guida divina. Ho conosciuto un giovane che rifiutò un eccellente lavoro che un fratelli in Cristo gli aveva procurato. SI TRATTAVA DI GUIDARE UN FURGONE ED EFFETTUARE DELLE CONSEGNE PER CONTO DI UN FORNAIO. Quel giovane rispose al credente che aveva proposto quel lavoro: «Dopo la tua proposta sono andato a casa e il Signore mi ha rivelato questo verso della Sacra Scrittura: "L'uomo non vive di pane solamente". Per me è stata una chiara indicazione che non avrei dovuto andare in giro a consegnare pane». Purtroppo quel rifiuto (senza la giusta guida Divina) costò caro a quel giovane che rimase senza lavoro per diversi anni con gravi conseguenze alla coesione della sua famiglia. STIAMO ATTENTI AD USARE LA SACRA SCRITTURA QUASI COME SE FOSSE UN OROSCOPO.