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CONOSCI DIO? «Puoi forse scandagliare le profondità di Dio, arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente?» (Rif. Libro di Giobbe Cap.11 verso 7)
La domanda mette un certo imbarazzo a molte persone, anche a quelle più religiose.
Chi è Dio e cosa significa conoscerLo? Le opinioni dell'uomo intorno a tale soggetto
sono davvero innumerevoli e comunque tutte insufficienti. Anche oggi, come ad Atene
al tempo dell'apostolo Paolo, ognuno ha il suo dio che può essere una statua dinanzi
alla quale prostrarsi o semplicemente un'idea personale oppure un pensiero filosofico
che uno si è creato. In entrambi i casi abbiamo il prodotto dell'immaginazione
umana, non la conoscenza di Dio.
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L'angustia è una condizione che lascia l'individuo privo di fiducia, di forza d'animo, con il cuore afflitto, la mente confusa e lo spirito abbattuto. Un po' come un volatile che, volendo prendere il volo non può farlo, perchè ha le ali tarpate. A VOLTE CI SI SENTE PROPRIO COSI', VERO? Il nostro Padre celeste, attraverso l'apostolo San Paolo, oggi ci dice: «Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti» (Rif. Epistola ai Filippesi Cap.4 verso 6). Dio ci chiede questo, non perchè Egli non conosca noi stessi e quello che stiamo provando o attraversando, ma perchè vuole da parte nostra che ci affidiamo pienamente a Lui. Scendiamo quindi sulle nostre ginocchia in preghiera, apriamoci a Lui attraverso un sincero e rispettoso dialogo, e supplichiamolo con tutto il cuore nel nome di Gesù. Nello stesso tempo, impariamo a ringraziarLo anticipatamente per quello che farà, rimettendoci - in fede - comunque alla Sua sovrana volontà! |
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