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IO SONO LA PORTA «IO SONO la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura» (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.10 verso 9)
Il Signore Gesù dichiara, senza ombra di dubbio, di essere la porta attraverso cui si può entrare nell'ovile e giungere alla salvezza. Chiunque vuole può entrarvi e trovare quel riparo, quel rifugio e quel refrigerio tanto desiderato. L'enfasi è posta su quel condizionale "SE", perché non ci può essere salvezza al di fuori di Cristo, ma se uno sceglie di affidarsi a Lui, certamente sarà salvato.
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Proprio come la luce del sole è essenziale per la salute emotiva e fisica, così la luce di Cristo Gesù è essenziale per la salute spirituale. Ringraziando Dio, ogni vero credente è nella posizione di poter riflettere la Sua luce negli angoli più bui del mondo: "Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli" (Rif. Evangelo di Matteo Cap.5 versi 14 a 16). Dio ci aiuti ad essere dei veri luminari in questo mondo che, circondato dalle montagne delle preoccupazioni, non riesce ad intravedere la radiosità della luce di Cristo!!!
L'angustia è una condizione che lascia l'individuo privo di fiducia, di forza d'animo, con il cuore afflitto, la mente confusa e lo spirito abbattuto. Un po' come un volatile che, volendo prendere il volo non può farlo, perchè ha le ali tarpate. A VOLTE CI SI SENTE PROPRIO COSI', VERO? Il nostro Padre celeste, attraverso l'apostolo San Paolo, oggi ci dice: «Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti» (Rif. Epistola ai Filippesi Cap.4 verso 6). Dio ci chiede questo, non perchè Egli non conosca noi stessi e quello che stiamo provando o attraversando, ma perchè vuole da parte nostra che ci affidiamo pienamente a Lui. Scendiamo quindi sulle nostre ginocchia in preghiera, apriamoci a Lui attraverso un sincero e rispettoso dialogo, e supplichiamolo con tutto il cuore nel nome di Gesù. Nello stesso tempo, impariamo a ringraziarLo anticipatamente per quello che farà, rimettendoci - in fede - comunque alla Sua sovrana volontà!
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