IO SONO LA PORTA... è una meditazione Biblica Evangelica a cura degli Evangelici di FontediVita.it

IO SONO LA PORTA

«IO sono la porta; se uno entra per mezzo di Me sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo» (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.10 verso 9)

Fra le tante metafore usate da Gesù per descrivere il significato della Sua persona, oggi tratteremo brevemente quella della "PORTA". La porta è l'apertura praticata nel muro di un edificio, attraverso la quale si entra e si esce. Nel testo biblico su esposto si parla specificamente della porta del recinto dove vengono tenute, al sicuro, le pecore. GESU' E' LA PORTA e la porta è una, non esistono altre porte. Quelle create dalla fantasia dell'uomo religioso sono varchi per i ladri ed i bugiardi... e di essi la Sacra Scrittura dice chiaramente: «In verità, in verità vi dico che chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante» (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.10 verso 1). Solo per mezzo di Gesù Cristo si può avere accesso al Padre (Dio) in un medesimo Spirito (Rif. Epistola agli Efesini Cap.2 verso 18).

Ancora oggi Gesù ripete: "IO SONO la porta; se uno entra per mezzo di Me sarà salvato". E' chiaro ed evidente che Gesù intende sottolineare che il PARADISO ha una sola porta. Questo concetto deve essere molto chiaro soprattutto in questo tempo di confusione dove c'è chi dice che esistono altre porte, altre vie e che alla fine tutte le religioni portano a Dio, ma non è affatto così!!! Nessuna religione ti condurrà al cielo; l'unica "PORTA DI SALVEZZA" che conduce a Dio è Gesù Cristo! EGLI NON E' UNA VIA PREFERENZIALE, MA E' LA VIA ESCLUSIVA. Nella Bibbia non troviamo mai scritto che si arriva a Dio attraverso questa o quella religione (qualunque essa sia!), ma esclusivamente attraverso di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Non esistono neppure altri personaggi che possono mettere l'uomo in relazione con Dio; solo Gesù è la porta che ci fa accedere al trono della grazia di Dio.

Tuttavia, cari amici, si tratta di una porta stretta (Rif. Evangelo di Luca Cap.13 verso 23). Immaginate qualcuno che deve entrare per una porta piccola ed è pieno di bagagli, certamente gl'ingombranti bagagli impediranno il passaggio attraverso quella porta. Questi bagagli metaforicamente parlando sono zavorre, cose troppo pesanti che ci portiamo dietro. Ecco la situazione di molti di noi: desideriamo entrare nel regno dei cieli ma gl'ingombri della vita ce lo impediscono. Alla fine prevarrà la voglia di entrare? Oppure resteremo fuori eternamente tenendoci attaccati alle futilità della vita?

Nell'Evangelo di Marco al capitolo 10 versi 17 a 22 troviamo l'esempio di un giovane che non aveva la forza di lasciare qualcosa d'ingombrante che gli faceva da ostacolo, la sua ricchezza. Eppure questo giovane rispettava i dieci comandamenti, amava Gesù e lo riconobbe persino come Signore. Egli era interessato alle cose di Dio, ma c'era un ostacolo, un bagaglio nella sua vita del quale non era disposto a liberarsi. Messo di fronte alla scelta preferì tenersi il suo bagaglio che considerò più importante rispetto a Dio. Nel caso in esame l'ostacolo era il denaro, ma non sempre è così... per noi, cosa è? Dio ci sta rivolgendo un caloroso invito a liberarci di tutti quei bagagli che ci stanno impedendo di seguirLo appieno: «Gettate su di Lui ogni vostra preoccupazione ed Egli ha cura di voi» (Rif. Prima Epistola di Pietro Cap.5 verso 7).

L'apostolo Paolo, guidato dallo Spirito Santo, scrive per noi: "Il Signore è vicino. Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti" (Rif. Epistola ai Filippesi Cap.4 verso 6). Nessuna ansietà, ma soltanto preghiera. Nessuna preoccupazione, ma gioiosa comunione con Dio. Non nascondere nulla, non permettere ad alcuna angoscia di scavare profondità dentro la tua mente e nel tuo cuore, rivolgiti in preghiera a Dio, nel nome di Gesù Cristo. Egli ti avvolgerà nelle Sue ali infinite, il tuo cuore e la tua mente troveranno un mare di tranquillità nell'oceano dell'amore di Dio. Persino di fronte alla morte, alla povertà, alla sofferenza o alla calunnia Dio ti eleverà al di sopra dei venti furiosi e delle burrasche tenebrose. Chi scrive ha realizzato l'espressione della massima potenza sprigionata dalla preghiera, l'autorità divina a coronamento di una fede sincera: «GRAZIE, DIO MIO!!!»

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Una seria ed approfondita conoscenza della Bibbia è "essenziale" prima di accingersi a trarre dalla Sacra Scrittura la guida divina. Ho conosciuto un giovane che rifiutò un eccellente lavoro che un fratelli in Cristo gli aveva procurato. SI TRATTAVA DI GUIDARE UN FURGONE ED EFFETTUARE DELLE CONSEGNE PER CONTO DI UN FORNAIO. Quel giovane rispose al credente che aveva proposto quel lavoro: «Dopo la tua proposta sono andato a casa e il Signore mi ha rivelato questo verso della Sacra Scrittura: "L'uomo non vive di pane solamente". Per me è stata una chiara indicazione che non avrei dovuto andare in giro a consegnare pane». Purtroppo quel rifiuto (senza la giusta guida Divina) costò caro a quel giovane che rimase senza lavoro per diversi anni con gravi conseguenze alla coesione della sua famiglia. STIAMO ATTENTI AD USARE LA SACRA SCRITTURA QUASI COME SE FOSSE UN OROSCOPO.