La fiaccola della speranza
«Eccolo, è il tempo favorevole; eccolo, ora è il giorno della
salvezza» (Rif. Seconda Epistola ai Corinzi Cap.6 verso 2)
La
storia racconta che quando Alessandro Magno cingeva d'assedio una città
nemica, faceva fissare davanti alle porte della città un'enorme fiaccola
accesa. Ciò significava che qualsiasi persona che fosse andata a lui, di
giorno o di notte, mentre la fiaccola bruciava, aveva salva la vita. Ma una
volta spenta la fiaccola, tutti quelli che fossero rimasti all'interno della
città sarebbero stati colpiti con la spada senza più alcuna misericordia.
Il
mondo non è in stato d'assedio, tuttavia molta gente, anche fra coloro che rifiutano
la parola profetica della Bibbia, hanno il presentimento che le cose non potranno
continuare così e sono presi dall'angoscia. Lo squilibrio dell'economia mondiale, lo
sfruttamento sfrenato delle risorse naturali, il terrorismo, la guerra o la guerriglia in
un punto o nell'altro del globo, le minacce che pesano sull'ecologia del pianeta,
senza parlare della deriva morale della società, sono tutti motivi d'inquietitudine
per coloro che vogliono guardare in faccia alla realtà.
Nella Bibbia,
Dio ci ha dettagliatamente predetto questa realtà e ce ne annuncia la sua
conclusione: «La terra barcollerà come un ubriaco, vacillerà come una capanna.
Il suo peccato grava su di lei; essa cade e non si rialzerà mai più» (Rif. Libro del
profeta Isaia Cap.24 verso 20). Ma oggi, caro lettore e/o lettrice, viviamo ancora
nel tempo della grazia durante il quale Dio salva tutti coloro che s'affidano e
credono sinceramente a Lui. La fiaccola del perdono è ancora accesa, perchè
indugi? (Rif. Atti degli Apostoli Cap.22 verso 16)
La ReDaZiOnE
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