La lunga attesa
«Eccolo, è il tempo favorevole; eccolo, ora è il giorno
della salvezza» (Rif. Seconda Epistola ai Corinzi Cap.6 verso 2)
Dopo una
conversazione sulla fede e sulla salvezza, un credente chiese al suo interlocutore:
«Lei è salvato?» «Avrò tempo... per pensare alla mia salvezza...»
rispose l'altro. Questa risposta è davvero molto triste, perché un esame universitario
andato male può essere ripetuto e se perdete il treno potete prendere il successivo;
ma, per quanto riguarda la salvezza eterna, possono non esserci più altre occasioni.
Mi viene in mente una storia che riesce meglio a chiarire il concetto espresso.
In
una fredda giornata invernale, si poteva vedere un grosso pezzo di ghiaccio su cui
vi era un animale morto trascinato dalla corrente. Un'aquila che volteggiava alta nel
cielo lo vide e vi piombò sopra. Ma mentre essa era sulla sua preda ed avidamente
la divorava, veniva altresì rapidamente trasportata dalla corrente verso le cascate.
Ma l'aquila era sicura? Essa pensava di poter aprire in qualsiasi momento le sue ali
possenti, volar via e porsi in salvo. Non lo aveva forse già fatto migliaia di volte? Così,
sicura di se', l'aquila continuava a divorare la sua preda, mentre il rumore tuonante
delle grandi cascate si faceva sempre più vicino. Gli spruzzi che segnano l'orlo dove
l'acqua cade verticalmente nell'abisso erano oramai prossimi. Era giunto l'ultimo
momento per porsi in salvo e l'aquila allargò le sue grandi ali per innalzarsi al di
sopra delle cascate. Ma l'operazione di spinta verso l'alto le fu resa impossibile
dal fatto che, senza accorgersene, i suoi artigli erano rimasti gelati nella carne
della sua preda ed ora la sua sorte era segnata. Provò a sbattere le ali con vigore,
lottò con tutte le sue forze, ma il tutto inutilmente. Cadde nell'abisso e fu divorata
dalla morte: AVEVA ATTESO TROPPO!
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Cari amici,
lo stesso può accadere per la salvezza della nostra anima. Essa è in costante pericolo
di precipitare nella perdizione eterna. Non attendiamo più, è giunto il tempo. Dio
stesso ha preparato per voi una magnifica salvezza. Ha mandato Gesù Cristo, il Suo
Unigenito Figlio in questo mondo come vostro personale Salvatore affinchè compisse
sulla croce l'opera della REDENZIONE. Ora, «come scamperemo
noi se trascuriamo una così grande salvezza?» (Rif. Epistola agli Ebrei Cap.2
verso 3). Non accontentiamoci più delle approssimazioni, nè dei nostri calcoli. Oggi
stesso possiamo metterci in regola con Lui. In conclusione cito un bellissimo verso
della Sacra Scrittura che afferma: «coloro che sperano nel
SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano in volo come aquile, corrono e non si
stancano, camminano e non si affaticano» (Rif. Libro del profeta Isaia Cap.40
verso 31).
La ReDaZiOnE
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