La gabbia
«Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque
saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della
schiavitù» (Rif. Epistola ai Galati Cap.5 verso 1)
Un
uomo vagava per strada avendo con sè una gabbia piena di uccelli
di ogni specie. Un ragazzo la notò e avvicinandosi chiese:
« Dove ha preso tutti quegli uccelli?»
L'uomo rispose: «Oh, un po' dappertutto...»
Il ragazzo continuò dicendo: «E come ha fatto
per prenderli?» L'uomo rispose: «...prima
li attiro con le briciole, fingendo di essere loro amico, poi quando loro
s'avvicinano a me, li catturo con la rete e li infilo nella mia gabbia».
Chiese il ragazzo: «E poi, cosa ne fa di loro?»
L'uomo sorrise e disse: «Beh, dopo gli do'
dei piccoli colpetti con dei bastoncini e li faccio diventare matti,
così iniziano a litigare l'uno con l'altro fino ad uccidersi. Quello che
sopravvive, lo uccido io. Insomma nessuno riuscirà a scampare».
Il ragazzo prima fissò gli occhi crudeli e duri di quell'uomo, poi
rivolgendo lo sguardo verso gli uccellini indifesi e senz'alcuna
speranza, affermò: «Posso comprarli tutti?»
L'uomo rispose: «Beh, la gabbia è piuttosto
costosa e mi ci è voluto un sacco di tempo per prendere questi uccelli.
Ti darò il tutto, uccelli e gabbia, per dieci sterline più il giubbotto che
indossi». Il ragazzo fece una pausa di riflessione, dieci sterline
era tutto quello che aveva ed il giubbotto era un regalo molto speciale,
infatti gli era stato dato come premio. Lentamente, tirò fuori dalla
tasca quelle dieci sterline e gliele diede, poi, ancora più lentamente,
si tolse il giubbotto e dopo avergli dato un'ultima occhiata, lo consegnò
all'uomo. L'uomo, come d'accordo, gli diede la gabbia con gli uccelli.
E poi.... (beh, potete ben immaginare) il ragazzo aprì la gabbia e lasciò
liberi gli uccelli.
Nello
stesso modo, il nemico del mondo, Satana, viaggia per la via della vita con
una grande gabbia piena di gente di ogni tipo: giovane, anziana, di ogni
razza e di ogni nazione. Un uomo libero osservò il tutto ed avvicinandosi
chiese: «Dove hai preso tutte queste persone?»
Satana rispose: «Oh, un po' dappertutto... li attiro
con l'alcool, la droga, i desideri, le bugie, la rabbia, l'odio, l'amore per il
denaro e ogni altro genere di cose. Fingo di essere loro amico e di fargli
vivere una bella vita, ma quando li ho agganciati per bene li lego e li privo
della libertà!. Li faccio miei schiavi!» L'uomo domandò:
«E che cosa hai intenzione di fare con loro, ora?»
Satana fece un sorriso smagliante: «Gli darò dei
piccoli colpetti per provocarli, portarli ad odiarsi e uccidersi l'un l'altro.
Provocherò l'odio razziale, sfiderò ogni legge e ordine, renderò quella
gente insoddisfatta, sola, depressa, annoiata, confusa e agitata. Le
persone ascoltano sempre quello che ho da offrirgli. Ma il finale è ancor
più bello: essi incolpano Dio per i risultati della loro vita! Nessuno deve
scampare, quelli che non si autodistruggono, li distruggerò io alla fine».
L'uomo
fece un passo in avanti e affermò: «Costi
quel che costi... riacquisterò IO la loro libertà!» Satana ringhiò
dalla rabbia e disse: «Sì, ma ti costerà la
tua vita!» Così quell'uomo, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, pagò
a caro prezzo la loro e la tua liberazione. Sì, a caro prezzo... con la
Sua vita... sulla croce al Calvario. Oggi, caro amico e cara amica la
porta di quella gabbia è aperta, e se lo desideri, tu puoi esser
libero e libera. Gesù dice: «Venite a me,
voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed IO vi darò riposo»
(Rif. Evangelo di Matteo Cap.11 verso 28).
La ReDaZiOnE
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